Il peperoncino

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Peperoncino

Il peperoncino

Il peperoncino dolce o piccante è il re della stagione. Ecco come coltivarlo, come utilizzare le sue proprietà e virtù preziose per il nostro organismo e alcune curiosità da conoscere.

Coltivare i peperoncini è facile, vederli crescere è un piacere, anche perché sono molto decorativi, e portarli in tavola è utile per la nostra salute e il benessere psicofisico. Piccante e saporito, il peperoncino è il simbolo della vitalità. Le credenze e le suggestioni popolari hanno sempre un fondamento, ed infatti il peperoncino è un concentrato di proprietà e virtù salutari.

Il ciclo di vita del peperoncino è veloce: bastano poche settimane dall’acquisto e trapianto delle pianticelle per vedere gli esemplari già cresciuti. Entro 90-110 giorni dalla semina, o in poco più di un mese dal trapianto delle piantine, si otterranno i primi frutti colorati, rosso fuoco ma anche verdi, gialli, arancioni e perfino neri. Alcuni, come gli Habanero, sono piccantissimi, vere bombe; ma esistono anche varietà con piccantezza media o bassa, come il Cayenna.

Una delle tante virtù del peperoncino è quella di combattere efficacemente il dolore (reumatico, articolare, da trauma…) e infatti sono reperibili in farmacia creme a base di capsaicina, la sostanza attiva del peperoncino. Quanto poi alla sua digeribilità, i medici ci tranquillizzano: non è vero che provoca bruciori allo stomaco, al contrario aiuta il processo digestivo e grazie a un consumo moderato, ma regolare, possiamo prevenire molte malattie della terza età. Insomma, mangiare il peperoncino per invecchiare bene!

I peperoncini aiutano a bruciare calorie, e sono quindi preziosi per chi ha tendenza all’aumento di peso. La conferma giunge dalle analisi di un gruppo di ricercatori dell’Università della California di Los Angeles, che hanno effettuato dei test su volontari sovrappeso. Questo ortaggio ha inoltre la capacità di migliorare e di prolungare il riposo notturno. Secondo un’antica tradizione, sembra che sia d’aiuto per smaltire i postumi dell’eccessivo consumo di alcool (sempre e comunque da evitare!). Il peperoncino è noto anche per il suo potere antifermentativo  e antinfiammatorio; sembra inoltre accertata la sua azione antidepressiva. Stimola la vitalità dei tessuti muscolari e favorisce la circolazione sanguigna; se consumato fresco ha un elevato contenuto di vitamine, che si perdono con l’essiccazione.

Il peperoncino trova impiego anche in omeopatia, per preparati destinati a combattere il mal di gola e le otiti. Viene inoltre utilizzato anche per le riniti e i problemi delle vie respiratorie, grazie al suo potere vasodilatatore. La capsaicina in esso presente è uno dei fattori di stimolo  e regolazione del sistema immunitario tra i più potenti conosciuti. Sembra inoltre che svolga una funzione di prevenzione: in combinazione con i carotenoidi, le sostanze responsabili del colore giallo e rosso del peperoncino, ha un’attività antitumorale.

Le piantine crescono bene anche in vaso, al sole, e rimangono decorative fino all’autunno inoltrato. A fine agosto nei garden center, mercati e negozi si trovano le piante già ricche di frutti, perfette per le composizioni di fine estate in ciotole e cassette. Non di rado si avranno frutti fino a novembre e anche oltre se l’esemplare è al sole in un angolo riparato dal freddo o in una serra che viene arieggiata nelle ore più calde. Sarà sufficiente innaffiare solo quando il terriccio è quasi del tutto asciutto, e concimare con Gesal concime per piante aromatiche & peperoncini ogni 15-20 giorni per avere piante sane e vigorose.

I peperoncini utilizzati come elemento decorativo, nel periodo di fine estate e d’autunno, andranno collocati in luoghi strategici ben visibili dalle finestre di casa, o rallegrare il percorso che conduce all’ingresso dove passiamo ogni giorno. Sarà un piacere posare lo sguardo su fiori di stagione combinati con i peperoncini e con altri ortaggi quali zucche e cavoli, frutta (mele, pere, grappoli d’uva, cotogne, castagne, noci…) e rami con bacche colorate.

Questo insieme di piante diverse, completato da decorazioni (pigne, paglia, rami secchi e quant’altro offre la natura), è una cura efficace per combattere l’inevitabile malinconia di fine estate e per trovare nuovi stimoli nell’uso dello spazio esterno in vista dell’autunno.

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